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Seat Arona 1.0 Eco TSI 120cv DSG Xcellence, la prova su strada della B-SUV spagnola

04-Ott-2018  
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Chi vuole entrare nel mondo delle SUV compatte ma non vuole eccedere con le dimensioni della carrozzeria e del motore troverà nelle B-SUV come la Seat Arona una possibile soluzione: nata sul pianale dell’Ibiza, è più spaziosa grazie agli 8 centimetri in più di lunghezza. E il motore a benzina 1.0 3 cilindri turbo da 120 CV, abbinato al cambio automatico DSG, si rivela grintoso e poco assetato.

COME SI PRESENTA

Dotata dello stesso telaio MBQ-A0 pensato per le utilitarie del Gruppo Volkswagen, e condiviso dunque con  Seat Ibiza e Volkswagen Polo, la Seat Arona è una delle SUV più compatte sul mercato. Per capirci, è lunga 4,14 metri (25 centimetri in meno della Ateca e 9 in meno della T-Roc) nei quali racchiude un abitacolo confortevole anche per i passeggeri posteriori e un bagagliaio molto generoso di ben 400 litri. 

La Golf, tanto per fare un paragone con una classica berlina a 5 porte di un segmento superiore a quello della Ateca, è lunga 11 centimetri in più e ha un bagagliaio da 343 litri. Rispetto all’Ibiza, invece, è più alta di 10 centimetri, che fanno la differenza in termini di posizione di guida, un po’ più alta di quella di una classica berlina. E a proposito di Golf, l’abitacolo della Arona rispecchia in pieno lo stile delle creature del Gruppo Volkswagen: tutti i comandi al posto giusto, assemblaggi perfetti, pulizia delle linee. 

Qui le plastiche sono prevalentemente rigide, con qualche cura in più nell’allestimento Xcellence che vanta la parte centrale della plancia rivestita in morbida pelle con impunture a vista, sedili in pelle e Alcantara, e uno schermo touch da 8 pollici integrato al centro della console. Il portaoggetti davanti alla leva del cambio è perfetto per contenere lo smartphone e, come optional, prevede anche la carica wireless.

E se qualche materiale è economico, la Arona riesce comunque a stupire con una strumentazione chiara, ben leggibile e curata nel dettaglio. Basti pensare che la lancetta del tachimetro ha una piccola luce rossa in punta che illumina lievemente il quadrante. Il sistema multimediale, poi, ha una grafica di qualità ed è facile da usare. Ovviamente, supporta Android Auto e Apple CarPlay.

COME VA

Se siete tra quelli che non amano l’idea di abbandonare la coppia di un turbodiesel oppure siete scettici sulle qualità dei 3 cilindri a benzina di bassa cubatura, non avete provato la Seat Arona 1.0 TFSI. Soprattutto con il cambio automatico DSG a 7 marce, il rapidissimo doppia frizione capace di esaltare le doti di qualunque motore che ha come unico inconveniente quello di essere talvolta un po’ brusco nelle partenze. Perché la Seat Arona, col millino sotto il cofano, si rivela non solo adeguata ad affrontare lunghi viaggi senza alcuno sforzo, ma addirittura vivace e divertente.

L’1.0 TSI è sempre pronto, senza accenni di turbolag: a pressione del gas, lui risponde. Meglio, per capirci, della versione diesel 1.6 TDI di pari potenza, provata in occasione del lancio. È elastico ai bassi regimi, dove sfoggia una bella schiena, e grintoso a quelli alti, dove allunga senza spegnersi fino all’avvicinarsi della lancetta alla zona rossa del contagiri. Le sensazioni sono migliori di quanto i dati dichiarati (180 km/h e 0-100 in 10 secondi) lascino intendere.

Il comportamento su strada, poi, risente poco della carrozzeria rialzata, confermando ancora una volta le qualità del telaio modulare MQB (in questo caso MQB-A0) e anche dello sterzo, preciso e sensibile.

L’esperienza di guida, in fin dei conti, non è molto diversa rispetto a quella offerta dall’Ibiza, una delle utilitarie più gradevoli quando ci si mette al volante.

Insomma, con la Arona anche la B-SUV dà gusto nella guida. Il tutto senza compromessi in fatto di comfort, buono per la categoria, e di praticità, dove la spagnola non se la cava affatto male. Difetti? Agli alti regimi il tre cilindri frulla un po’, come è naturale che sia, ma il DSG mantiene molto bassi i giri del motore, a meno che non si affondi il gas con decisione. Piuttosto, sono i fruscii aerodinamici a farsi sentire alle velocità autostradali. E in tema sfruttabilità, è un peccato che il divano posteriore non sia scorrevole, come invece lo è su alcune concorrenti.

Passando ai consumi, la piccola Arona nella versione con cambio automatico si accontenta di poca benzina. In media si percorrono tra i 15 e i 17 km/l, con punte di 20 km/l sulle strade extraurbane. 

QUANTO COSTA

Xcellence o FR, rispettivamente gli allestimenti più elegante e più sportivo della gamma, costano entrambi 23.600 euro nella versione 1.0 Eco TSI con cambio DSG e 22.100 col manuale. L’allestimento di serie è ricco, ma non full optional. E a proposito di accessori, si possono aggiungere diversi pacchetti. Potete configurare la vostra Seat Arona sul nostro listino.

A CHI SI RIVOLGE

A chi cerca un’auto compatta e non molto costosa ma versatile, e con le dimensioni adeguate anche per spostarsi con la famiglia. D’altra parte stiamo parlando di un segmento di grandissimo successo, in grado di soddisfare le esigenze di un utilizzo urbano così come quelle di una giovane famiglia.

POSSIBILI ALTERNATIVE

Le B-SUV sul mercato sono tantissime, ma non sono molte quelle ad avere le qualità dinamiche della Arona e una cura costruttiva altrettanto alta. Tra le più compatte, la Peugeot 2008, la Renault Captur, la Nissan Juke, la Kia Stonic e la Citroën C3 Aircross; di poco più grandi la Fiat 500X, la Jeep Renegade e la Volkswagen T-Roc, con la quale condivide il motore 1.0 3 cilindri turbo ma non il telaio: la “cugina” brandizzata Volkswagen, infatti, si basa sulla stessa piattaforma MQB della Golf.

PUNTI DI FORZA

  • Nonostante le plastiche rigide, la Arona ha un abitacolo ben fatto
  • Il mille TSI è brillante e il cambio DSG a 7 marce è intelligente e molto rapido
  • Il comportamento dinamico sorprende
  • Il bagagliaio è generoso

PUNTI DI DEBOLEZZA

  • I fruscii aerodinamici, alle velocità autostradali, si fanno sentire
  • Il divano scorrevole avrebbe incrementato la versatilità di questa B-SUV
Autore: Michele Neri