La Suzuki Swift Sport diventa ibrida: in questo modo consuma e inquina meno. E resta una delle piccole sportive più pure, genuine e leggere sul mercato.
La Suzuki Swift Sport Hybrid in breve
La Swift Sport Hybrid è una piccola sportiva a 5 porte con dimensioni sensibilmente sotto la media del segmento. I suoi 3,89 metri di lunghezza, oltre al sistema ibrido leggero e al timbro gentile degli scarichi, ne fanno una perfetta cittadina, oltre che una sportivetta di razza.
Il suo motore 1.4 4 cilindri turbo passa da 140 a 129 CV, mentre la coppia sale da 230 a 235 Nm. Sulla carta, insomma si perde qualcosa in termini di potenza, ma il piccolo motore ibrido compensa con il suo contributo, specie ai bassi regimi.
Ma come funziona il powertrain ibrido?
Un sistema elettrico da 48 Volt svolge le funzioni di alternatore, motorino d’avviamento e motore. In sostanza recupera energia nelle fasi di rilascio e fornisce un contributo in accelerazione con 13,6 Cv di potenza e 53 Nm di coppia, migliorando le prestazioni e riducendo consumi ed emissioni.
Dentro (e fuori) non cambia: resta discretamente spaziosa per quattro persone e si distingue per i sedili sportivi con poggiatesta integrato, la pedaliera in alluminio, il volante sportivo in pelle e le finiture di colore rosso a contrasto. Le plastiche dell’abitacolo sono tutte rigide, mentre la dotazione di serie è molto ricca, anche in rapporto al prezzo di listino.
Test drive: le impressioni di guida della Swift Sport Hybrid
La Suzuki Swift Sport l’abbiamo sempre apprezzata, e l’arrivo del motore ibrido non ha cambiato le cose: nonostante sia la meno potente del segmento, è un’arma da combattimento micidiale quando si tratta di strappare un sorriso a chi la guida.
Il suo segreto è sempre stato il peso contenuto: 945 kg a secco e 1.020 in ordine di marcia. Non solo, il piccolo 1.4 turbo non mostra accenni di turbolag, quindi con il pedale destro si riesce sempre ad avere la quantità di potenza richiesta in modo istantaneo, quasi come se si avesse a che fare con un motore aspirato.
Si riesce a dosare alla perfezione il gas, ed è un bene perché non essendoci un differenziale autobloccante è facile far fumare le gomme in uscita dalle curve se si ha il piede pesante.
L’introduzione della tecnologia ibrida, dunque, non cambia i pregi di questa piccola sportiva: il sistema ibrido composto incide per 45 kg, però la coppia del motorino elettrico è istantanea, e i 235 Nm rispondono all’appello a 2.000 giri, contro i 2.500 del modello precedente non elettrificato. La risposta all’acceleratore, dunque, è più rapida e la spinta più corposa.
Come prima, se non più di prima, si può trotterellare a 40 km/h in quarta e riprendere senza metter mano al cambio. L’elasticità del motore è impressionante, e il corpo vettura leggero. I consumi non possono che essere bassi: la Casa dichiara 21,3 km/l.
Verdetto
La Swift Sport Hybrid è una piccola sportiva fuori dal coro: non potente come le dirette rivali da 200 CV (e oltre), fruibile in città grazie all’elasticità del motore, gentile sulle strade dissestate, e silenziosa. Forse fin troppo per un’utilitaria al peperoncino, ma nel tran tran quotidiano, ascoltando la radio o chiacchierando con gli amici, si apprezza il livello di decibel contenuto.
La Swift non è un’auto affilata, di quelle con un grip mostruoso, eppure tra le curve è davvero gustosa per il mix di reattività, agilità e feeling con acceleratore e sterzo.
Il prezzo non è alto, e ad allettare sono anche le spese di gestione contenute, tra buone percorrenze (oltre 21 km/l dichiarati) e tassa di possesso su 95 kW (non si paga la potenza fornita dal motore elettrico).
I difetti? Avrei voluto un differenziale autobloccante, che però non si sposa con la filosofia di contenere le emissioni e i consumi; e poi alcuni dettagli degli interni sono economici. Non brilla nemmeno il bagagliaio, se a qualcuno dovesse servire per una gita fuoriporta in compagnia.
I prezzi della Suzuki Swift Sport Hybrid
La nuova versione ibrida della Swift Sport costa 23.850 euro con una dotazione di serie full optional. Il prezzo può lievitare esclusivamente se si opta per la vernice metallizzata (550 euro) o per quella bicolore (950 euro). Interessanti gli sconti sul listino, a cui si aggiungono gli incentivi statali di 750 euro o 1.500 in caso di rottamazione.