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Volkswagen Golf 1.4 TGI, la prova della versione a metano

03-Gen-2018  
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  • Volkswagen Golf 1.4 TGI a metano interni
  • Volkswagen Golf 1.4 TGI a metano strumentazione
  • Volkswagen Golf 1.4 TGI indicatore metano

La Volkswagen Golf 1.4 TGI è la versione a metano dell’auto più venduta in Europa. Offre lo stesso livello di qualità e di comfort delle altre versioni, ed è la più “economa” in quanto a costi di percorrenza. Bando ai luoghi comuni: le prestazioni non sono affatto deludenti. Il problema, semmai, è quello di trovare un distributore per fare il pieno di metano.

COME SI PRESENTA

La Volkswagen Golf è un’auto che non ha bisogno di presentazioni. Può essere accusata di essere poco originale, ed è vero, ma è anche il suo punto di forza. D’altra parte squadra che vince non si cambia. E la Golf vince eccome: è l’auto più venduta in Europa e la terza più venduta al mondo, dopo la Toyota Corolla e un enorme pick-up della Ford (F-Series) che invade gli Stati Uniti. Roba da contadini americani, insomma.

Ma qual è il punto di forza della Golf? A parte il design, semplice ma riuscito, è la qualità degli interni: sono un esempio di pulizia e qualità costruttiva. Te ne accorgi perché qualunque comando ha la consistenza perfetta. Potrà non piacere, ma è un punto di riferimento da sempre nel suo segmento, e la settima generazione non si smentisce. Col restyling non è cambiata molto, è stata semplicemente migliorata. Lo schermo, ad esempio, va da 8 a 9,2 pollici. E volendo c’è la strumentazione digitale da 12,3 pollici. L’unica cosa che non amo sono i comandi al volante, tanti e poco intuitivi.

La Volkswagen Golf a metano ha le bombole integrate nel pianale, a vantaggio delle qualità dinamiche (aiutano a tenere il baricentro basso) e in parte dello spazio destinato al bagagliaio, comunque inferiore di 89 litri rispetto a quello delle versioni a benzina o diesel della Golf. Trattandosi di una versione BlueMotion, tutto è pensato per migliorare l’efficienza dell’auto, dalla mascherina anteriore chiusa agli pneumatici a bassa resistenza al rotolamento Michelin Energy Saver+ 205/55 montati su cerchi in lega da 16 pollici.
 

COME VA

Questa versione bi-fuel benzina e metano non disturba l’esperienza Golf, se così possiamo chiamarla. Il motore 1.4 4 cilindri turbo da 110 CV e 200 Nm non è un mostro di potenza, ma si rivela estremamente piacevole. Ha un’erogazione quasi da motore elettrico tanto è lineare, pronto ai bassi regimi e vivace fino a quelli medio-alti, e soprattutto non emette quasi alcun rumore.

Non solo, sulla Golf 1.4 TGI c’è un grande equilibrio per quanto riguarda la consistenza dei comandi, dallo sterzo al cambio, passando per la frizione. Gli ammortizzatori sono confortevoli ma non cedevoli, la tenuta di strada è elevata e lo sterzo piacevolmente leggero e preciso quanto basta.

Sulla Golf a metano si viaggia molto bene, è innegabile. Ma qual è l’autonomia? E quanto si spende per spostarsi? Un pieno di metano da 15 kg abbondanti costa circa 15 euro, e consente di percorrere dai 300 ai 340 km. Il consumo si attesta a meno di 5 kg/100 km e il costo di percorrenza, dunque, è inferiore ai 5 euro ogni 100 km. Quasi la metà rispetto alla versione diesel. In quanto alle prestazioni, invece, il tempo impiegato nell’accelerazione 0-100 non è così distante tra le due: 10,6 secondi per la Golf 1.4 TGI e 10,2 secondi per la Golf 1.6 TDI da 115 CV. 

L’indicatore del livello di metano è identico a quello del serbatoio della benzina e si trova sul lato sinistro della strumentazione, sotto il contagiri. La differenza è che scende decisamente più in fretta. Quando l’autonomia si avvicina ai 35 km il sistema multimediale “chiede” se vogliamo sapere dove si trovano i distributori di metano più vicini. Se il gas si esaurisce il passaggio a benzina è automatico e inavvertibile, così com’è inavvertibile il passaggio dalla benzina al metano dopo l’accensione.

Le due bombole del metano da 15 kg sono accompagnate da un serbatoio della benzina da 50 litri, lo stesso montato sulle versioni a benzina. La Golf 1.4 TGI infatti è “bi-fuel", e non “monovalente” come la la Up! o la Passat a metano che montano un serbatoio della benzina di dimensioni ridotte. Questo consente di raggiungere un’autonomia complessiva -  che varia ovviamente dal tipo di percorso e dallo stile di guida - di oltre 1.000 km, e di non restare senza carburante quando non si trovano distributori di metano. Purtroppo non sono molti, e se si arriva all’ora di punta il tempo d’attesa potrebbe richiedere una certa pazienza, perché il rifornimento è tutt’altro che veloce.

QUANTO COSTA

I prezzi della Golf a metano vanno da 23.000 a 29.000 della più ricca Executive con cambio DSG. Un’esemplare con cambio manuale discretamente accessoriato si porta a casa con circa 25.000 euro. Qui il listino della Volkswagen Golf completo di tutte le versioni a benzina, diesel e a metano: prova a configurarla con gli accessori che desideri. 

POSSIBILI ALTERNATIVE

Il Gruppo Volkswagen vanta una bella offerta per chi ama le auto gassate: oltre alla Volkswagen Golf ci sono la Seat Leon e la Skoda Octavia a metano, tutte equipaggiate con lo stesso 1.4 4 cilindri turbo da 110 CV. In alternativa c’è anche l’Opel Astra 1.4 Turbo a metano da 110 CV.

A CHI SI RIVOLGE

A chi apprezza il risparmio offerto dal metano ed è disposto a fare soste frequenti per il rifornimento. Un’auto a metano è la soluzione più economica in assoluto per macinare strada e quella più pulita dopo un’auto elettrica. L’importante è frequentare abitualmente zone dove si possa trovare almeno un distributore dove fare rifornimento.

PRO

  • È a metano, ma le prestazioni non ne risentono affatto

  • I costi di percorrenza sono ridotti ai minimi termini

  • Gli interni sono curati

  • È molto silenziosa

CONTRO

  • I distributori di metano sono ancora pochi e il tempo di rifornimento è lungo

  • L’autonomia a metano non è elevata

  • I tasti al volante sono poco intuitivi

Autore: Michele Neri