Ogni anno a Titu, Dacia realizza migliaia di test per verificare la resistenza dei componenti di plastica e metallo utilizzati per Sandero, Duster e Jogger.
INDICE |
I test di laboratorio |
Il Centro Tecnico di Titu |
Il centro per le prove di corrosione |
Gli altri test |
Due laboratori dotati di numerose strumentazioni per l’invecchiamento e la corrosione simulano tutte le condizioni climatiche e di utilizzo che gli utenti possono incontrare nella vita reale.
Nei pressi di Bucarest si trova il Centro Tecnico di Titu è attrezzato per garantire la qualità dei nuovi veicoli sviluppati da Dacia.
All’interno, in due laboratori dedicati alle prove di durabilità, i materiali sono sottoposti a test di invecchiamento accelerato. Nel giro di poche settimane, vengono simulati anni di vita in diverse condizioni climatiche. Qui ci sono appassionati esperti che analizzano nel dettaglio ogni campione di ogni materia.
Nelle vasche del laboratorio, decine di campioni vengono sottoposti tutti i giorni ai raggi UV per un tempo totale che può giungere fino a 3.000 ore. I componenti assorbono così radiazioni che equivalgono a parecchi anni di esposizione al sole.
L’obiettivo è testare la loro resistenza in tutti gli ambienti. Alla conclusione di questi trattamenti d’urto, i componenti vengono analizzati e confrontati con un campione di controllo non invecchiato.
Con il tempo, i componenti possono anche torcersi, imbarcarsi, se non addirittura rompersi. Nel laboratorio di controllo durabilità di polimeri e fluidi, c’è anche una macchina di trazione che ha il compito di sottoporre la plastica a stiramento per testare la sua resistenza alla rottura.
Solo i materiali che passano tutti i test vengono approvati.
Titu ospita anche un altro laboratorio unico: il centro per le prove di corrosione, inaugurato nel 2015. È qui che tutti i componenti metallici sono passati al vaglio, grazie a una camera per la corrosione accelerata. Nei veicoli nuovi, la vernice protegge il metallo, ma gli incidenti e i graffi che intaccano la superficie fino al metallo possono metterlo a nudo, esponendolo alla corrosione.
Per osservare gli altri test, bisogna percorrere un corridoio e recarsi in un’altra stanza dove si procede ai test anti-ghiaia, processo il cui nome lascia poco spazio all’ambiguità. Questo metodo consiste nella proiezione di ghiaia ad alta pressione su un pannello metallico per valutare i danni provocati sulla carrozzeria. Verniciatura, cromatura, zincatura, ecc., tutti gli strati di protezione vengono così analizzati per garantire la miglior qualità dei veicoli.
È solo dopo aver superato con successo questa batteria di test che i componenti e i materiali vengono convalidati e possono entrare a far parte dei nuovi veicoli Dacia per consentire a ogni singolo proprietario di raggiungere a testa alta - perché no? - un milione di chilometri.