Cause di distrazione alla guida: dall’uso del telefono al daydreaming

05-Lug-2023  

In teoria conosciamo tutti le principali cause di distrazione alla guida, ma quando ci mettiamo al volante è come se ce ne dimenticassimo all’istante. Secondo l’Istat, infatti, su 198 mila incidenti registrati nel 2021 la guida distratta è stata rilevata in 30 mila occasioni, il 15 per cento del totale.

Nello specifico i problemi più frequenti sono l'utilizzo dello smartphone, l'ascolto della musica, mangiare, le discussioni con i passeggeri, specchiarsi, e altre piccole attività che, in termini di pericolo, non sono da sottovalutare.

Uso dello smartphone: il pericolo numero 1

Il telefono è un’enorme fonte di distrazione: tra social, chat, mail e dozzine di app è il più grande responsabile di incidenti stradali. O, meglio, lo sono i conducenti che lo utilizzano con leggerezza mentre sono alla guida. 
Quante volte capita di vedere automobilisti che utilizzano il loro smartphone mentre guidano, distratti dalle chiamate o, peggio, dalla lettura dello schermo.

Un recente studio americano ha sottoposto a osservazione il comportamento di 100 guidatori per un anno, concludendo che la “guida distratta” occupa fra un quarto e la metà del tempo di viaggio.
L’uso del telefono – inteso sia come conversazione che come lettura del display e composizione di testi - è una delle maggiori fonti di distrazione.

Questo comportamento risulta 3 volte pericoloso in quanto distrae il conducente a livello manuale (lo obbliga a togliere una o due mani dal volante), a livello visivo (distoglie lo sguardo dalla strada) e a livello cognitivo (lo obbliga a concentrare la propria attenzione sul telefono anziché sulla guida).
Inoltre, l’utilizzo del cellulare influisce notevolmente sui tempi di reazione del conducente: basti pensare che per inviare un messaggio solitamente ci si distrae per circa 10 secondi, e a una velocità di 50 chilometri orari significa percorrere 140 metri senza guardare la strada.

Risulta quindi fondamentale sensibilizzare chi si mette al volate.
Obiettivo condiviso e sostenuto della campagna #chiguidanonchatta dell’Associazione Familiari e Vittime Della Strada (AFVS).

Mangiare mentre si guida

Fare uno spuntino durante la guida è un'altra cattiva abitudine che può causare distrazioni.
Quando si mangia al volante si deve tenere una mano lontana dal volante e spostare lo sguardo dal cruscotto alla propria mano, perdendo così la concentrazione sulla strada.

Essere vanesi può essere letale

Per quanto possa sembrare strano molti conducenti si distraggono per sistemarsi i capelli o per truccarsi, lasciando una o due mani dal volante, spesso tenendolo in linea con le ginocchia.
Di frequente, poi, per eseguire queste attività viene spostato lo specchietto retrovisore verso il viso, aggiungendo così un’ulteriore distrazione e causa di pericolo alla guida.

Ascolto della musica e regolazioni strumentali

Anche l'ascolto della musica può rappresentare una fonte di distrazione.
Sebbene possa sembrare un’attività innocua, quando si ascolta la musica a un volume molto alto si rischia di non sentire gli avvisi acustici come il clacson o le sirene delle ambulanze.
Inoltre quando cambiamo canzone o regoliamo il volume distogliamo lo sguardo e l’attenzione dalla guida.

Tuttavia le azioni che ci possono distrarre sono molte. Tra queste:

  • Spostare il sedile in avanti o indietro o regolarne l'inclinazione;

  • Regolare la temperatura del climatizzatore;

  • Inserire un indirizzo sul navigatore gps;

  • Aprire o chiudere un tettuccio apribile;

  • Rimuovere o agganciare la cintura di sicurezza durante la guida;

  • Regolare le prese d'aria;

  • Azzerare il contachilometri, il dato dei consumi, e altro ancora.

Daydreaming: anche sognare (a occhi aperti) è pericoloso

Abbiamo visto quindi quante possano essere le cause di distrazione alla guida, ma ne rimane ancora una molto comune: il daydreaming, ovvero sognare a occhi aperti.

In un nuovo studio Frontiers in human Neuroscience è stato dimostrato che sognare a occhi aperti durante la guida è molto comune: secondo la ricerca capita nel 70 per cento del tempo in cui si guida.

Viaggiare può essere rilassante, e questa è senza dubbio una nota positiva; ma farlo per lunghi tratti o su strade conosciute e monotone può portare la mente a pensare a tutt’altro fuorché alla guida, e questo è senza dubbio un pericolo per sé e per gli altri utenti della strada.

Vale davvero la pena rischiare la vita?

Le cause di distrazione sono molte, e alcune (il cellulare in primis) coinvolgono quasi tutti gli automobilisti.
La noia, l’esigenza di rispondere a un messaggio o a una mail mentre si guida è una tentazione forte per tutti in un mondo che corre alla velocità della luce, ma prima di farlo dovremmo pensarci due volte: vale davvero la pena rischiare la nostra vita e quella di altre persone per un motivo tanto futile?
Se la risposta fosse sì, basta fare una cosa: accostare la vettura in un luogo sicuro, rispondere, e ripartire. Facile, no?

Autore: Redazione