Lo scorso 20 marzo, la Camera ha approvato definitivamente la Legge Morandi, un provvedimento pensato per offrire sostegno alle famiglie di chi ha perso la vita a causa di cedimenti infrastrutturali dovuti a incuria. La norma, che prende il nome dal Ponte Morandi crollato a Genova il 14 agosto 2018, ha ottenuto il via libera unanime da tutti i partiti.
L'iniziativa è partita dal senatore Lorenzo Basso, vicepresidente della Commissione Trasporti del Senato, ed è stata fortemente sostenuta dal Comitato in ricordo delle vittime del Ponte Morandi. La legge riconosce ufficialmente lo status di vittima dei cedimenti infrastrutturali e introduce aiuti economici per i familiari delle persone colpite da tragedie simili.
Un fondo per le famiglie
Il fulcro della legge è la creazione di un fondo speciale presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con 7 milioni di euro per il 2025 e 1,5 milioni all'anno dal 2026. Questi soldi serviranno a sostenere i parenti delle vittime di disastri come quello del Ponte Morandi o di eventuali crolli futuri.
«Questa legge – ha commentato Egle Possetti, presidente del Comitato – è un punto di riferimento che speriamo non debba mai essere utilizzato, ma che garantisce aiuto a chi dovesse trovarsi in una situazione simile alla nostra».
Anche il viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi ha sottolineato il valore della norma: «Ora l'Italia ha finalmente uno strumento concreto per aiutare le famiglie colpite da tragedie come i crolli infrastrutturali».
Come funzionano gli aiuti
Se dovesse verificarsi un nuovo crollo, il Presidente del Consiglio dovrà emanare un decreto, su proposta del Ministro delle Infrastrutture e di concerto con il Ministro dell’Economia, per attivare il fondo e garantire il supporto economico alle famiglie delle vittime.
L’AFVS Associazione Familiari e Vittime della Strada Ets plaude all’iniziativa che equipara le vittime dei crolli a quelle di mafia e del dovere. L’approvazione di questa legge segna un passo avanti nel riconoscimento dei diritti delle vittime e nella promozione di una maggiore sicurezza per le infrastrutture italiane.