A 19 anni dal lancio della gamma Allroad, nata nel 2000 su base A6 Avant, Audi presenta la A1 citycarver. Il concetto è lo stesso: partire da un’auto tradizionale e trasformarla in una crossover. Ecco, dunque, che la piccola utilitaria di segmento premium si fa più alta di una manciata di centimetri e cambia personalità.
COME SI PRESENTA
Le dimensioni sono sostanzialmente le stesse dell’Audi A1 Sportback, a parte un paio di centimetri in più in lunghezza e un paio in larghezza per via di passaruota e paraurti anabolizzati. In altezza, invece, la A1 citycarver misura 5 centimetri in più, per un totale di 148. Quanto basta per farne una crossover o, per dirlo in altri termini, una urban SUV.
Perché la sua giungla, non ci sono dubbi, è quella urbana e, al contrario dei modelli marchiati Allroad, la A1 citycarver è a trazione anteriore.
Con alcuni vantaggi, come quei centimetri in più dal suolo che agevolano l’ingresso nell’abitacolo, le permettono di affrontare senza paura rampe di garage insidiose e gradini spropositati per raggiungere ambiti - e talvolta proibiti - parcheggi.
Il suo aspetto da aspirante offroader si manifesta con i passaruota in plastica nera, i rinforzi sotto i paraurti e una griglia ottagonale al posto di quella esagonale, proprio come sulle A4 e A6 Allroad, il tutto condito con un pizzico di sportività data dal piccolo spoiler. Quasi ineccepibili gli interni, unici nel segmento per qualità percepita, e vivacizzati dalle luci ambiente di colore viola e dagli inserti in tinta con la carrozzeria Arancio Pulse, nel caso di questo esemplare. Un po’ di economia è stata fatta solo per i pannelli delle portiere e per il tunnel centrale.
La plancia avvolgente, con lo schermo del sistema multimediale MMi Plus da 10,1 pollici rivolto verso il guidatore, ti fa sentire su un’auto del segmento superiore, e lo stesso vale per la scenografica strumentazione digitale Virtual Cockpit, personalizzabile in diversi layout, tra i quali la mappa a tutto schermo del navigatore. Mi piace, infine, il volante S Line tagliato in basso.
COME VA
Il bello di questa trasformazione è che non intacca il piacere di guida: la A1 citycarver mantiene quasi la stessa agilità della A1 Sportback, che paga in modo esiguo quei centimetri in più in altezza.
E in tema guida, non si può che apprezzare il piccolo 1.0 3 cilindri turbo benzina in questa variante da 116 CV della citycarver 30 TSI. Silenzioso, almeno fino ai medi regimi, e sorprendentemente brillante, complice l’ottimo cambio automatico doppia frizione s tronic a 7 marce a cui si può imputare solamente un comportamento brusco nelle partenze, specie a freddo.
Tradotto in numeri: scatta da 0 a 100 in 9,4 secondi e sfiora i 200 km/h. Il suo peccato veniale? Una piccola vibrazione quando si risveglia dallo spegnimento da start&stop.
Passando ai consumi, dall’inizio della prova ho percorso 15 km/l, con punte di 18 km/l nelle statali e una media compresa tra i 12 e i 14 tra città e autostrada.
Tra gli optional si può scegliere l’Audi Drive Select con cui selezionare le modalità di guida “Efficiency", “Comfort”, “Auto”, “Dynamic” e “Individual". Cambiano i parametri di cambio e sterzo, la risposta all’acceleratore, quella delle sospensioni (optional a controllo elettronico) e addirittura il sound del motore. In Efficiency, ad esempio, il contagiri resta sempre molto basso a vantaggio dell’efficienza, ma non manca mai lo sprint per un sorpasso. In Dynamic, invece, il rumore s’incupisce e il motore è sempre pronto.
In tema comfort non ci si può proprio lamentare, specie considerando l’appartenenza dell’A1 citycarver al segmento B, quello delle utilitarie. L’abitacolo è un mini salotto, curato nei dettagli e ben insonorizzato dai rumori esterni, mentre le sospensioni sono un compromesso tra handling e molleggio, forse con un piccola propensione per l’handling.
QUANTO COSTA
Nella versione 30 TSI da 116 CV con cambio automatico s tronic si parte da 26.900 euro nell’allestimento d’ingresso per raggiungere i 29.000 euro in quello Identity Contrast. Qui il listino completo dell’Audi A1 citycarver con tutte le versioni e la possibilità di configurarla.
POSSIBILI ALTERNATIVE
Di piccole crossover è pieno il mercato, ma concorrenti dirette dell’Audi A1 citycarver non ce ne sono. Soprattutto se cercate tra i marchi premium.
A CHI SI RIVOLGE
A chi ha esigenze di dimensioni compatte ma non vuole rinunciare al comfort, alle finiture e allo status di un brand come Audi. Da questo punto di vista l’A1 citycarver è quasi insostituibile, essendo l’unica crossover premium con dimensioni da utilitaria.
PUNTI DI FORZA
- Gli interni sono ben rifiniti e confortevoli
- La tecnologia non manca, tra ADAS, ricarica wireless, strumentazione digitale e qualità del sistema multimediale
- L’accoppiata motore e cambio s tronic: brillante il primo e rapido il secondo
PUNTI DI DEBOLEZZA
- La qualità c’è e si paga cara, anche considerata la dotazione di serie non proprio ricca
- Alcuni dettagli sono un po’ cheap rispetto al resto, come i pannelli delle portiere