Le modifiche estetiche quasi impercettibili non devono trarre in inganno, la Hyundai Ioniq è stata oggetto di un restyling che ne ha aggiornato un pochino lo stile e, soprattutto, la sostanza.
È disponibile in due versioni ibride, una full-hybrid e l’altra plug-in, e in una versione 100% elettrica, quella che presenta le novità più succulente.
QUALCHE RITOCCO QUA E LÀ
Per rendersene conto bisogna avere l’occhio clinico: grosse modifiche alla carrozzeria della Hyundai Ioniq non ce ne sono, giusto qualche ritocco ai fari anteriori e posteriori (ora full-LED), ai paraurti, e alla griglia anteriore che da nera passa ad essere cromata.
Più facile, invece, notare le differenze nell’abitacolo, con il display da 10,25 pollici - il più grande mai montato da una Hyundai - protagonista della plancia. È dotato di una sim dati integrata con 5 anni di servizi online gratuiti, utili per vedere il traffico, il meteo, i parcheggi e altro ancora in tempo reale.
Restando in tema tecnologia, arriva il multi-Bluetooth capace di collegare simultaneamente due smartphone al sistema multimediale. Nuovi anche i comandi capacitivi (leggi “a sfioro”) per impostare il climatizzatore.
FULL E PLUG-IN, DUE MODI DI ESSERE IBRIDA
Il motore termico a ciclo Atkinson è lo stesso per entrambe le Ionic ibride, ovvero l’1.6 4 cilindri a iniezione diretta da 105 CV. La differenza la fa il motore elettrico con potenza di 43,5 CV per la full-hybrid e di 60,5 CV per la plug-in, e soprattutto la batteria di rispettivamente 1,56 e 8,9 kWh. Per entrambe la potenza complessiva è di 141 CV, ma solo la Plug-in è in grado di percorrere fino a 52 km in modalità 100% elettrica, in base al ciclo WLTP.
IONIQ ELECTRIC, NUOVA BATTERIA E PIÙ AUTONOMIA
La batteria Ioniq Electric passa, con questo restyling, da 28 kWh a 38,3 kWh, il 36% in più: una novità che porta l'autonomia a 311 km nel ciclo WLTP. Nuovo, poi, il caricatore di bordo da 7,2 kWh per la ricarica di Tipo 2 a corrente alternata (prima era da 6,6 kWh). I tempi di ricarica dipendono, come per tutte le auto elettriche, dalla potenza della colonnina: nel caso in cui fosse da 100 kWh, la Ioniq elettrica raggiunge l'80% della carica in 54 minuti.
AL VOLANTE DELLA IONIQ HYBRID
Milano centro. Da qui parte il test drive della Ioniq Hybrid, luogo ideale per metterla alla prova nella sua giungla preferita: quella urbana.
È nel tira e molla cittadino, infatti, che le auto ibride si esprimono al meglio: il loro motore elettrico fornisce un grande contributo nelle fasi di accelerazione, e recupera energia quando si rallenta.
Scelgo la versione Hybrid, più semplice da usare (non serve caricarla alla spina) ed economica in termini di listino. Il cambio è un doppia frizione, non il solito CVT a cui ci ha abituato Toyota sulle sue ibride. E questa è una nota di merito, specie in termini di piacere di guida.
I paddle al volante, però, non servono per cambiare le marce bensì per gestire l’intensità della frenata rigenerativa. Si può infatti far scorrere l’auto per inerzia, ed è una cosa apprezzabile soprattutto sulle strade extraurbane; oppure si può impostare la modalità più intensa che consente, con un po’ di pratica, di usare poco se non pochissimo il pedale del freno, tanto rallenta rapidamente la vettura non appena si rilascia il pedale dell’acceleratore.
Affondando il gas si sente tutta la schiena del motore elettrico, capace di fornire 170 Nm di coppia massima fin da subito. Ma sono i consumi il pezzo forte: secondo il computer di bordo, in un pezzo trafficato e colmo di semafori, ho percorso oltre 25 km/l.
Certo, ho fatto di tutto per sfruttare la frenata rigenerativa e accelerare con dolcezza, utilizzando in accelerazione quanto più possibile il solo motore elettrico. Con un po’ di pratica, insomma, si ottengono grandi risultati.
GLI ALTRI MODELLI GREEN DELLA GAMMA, ANCHE A IDROGENO
Oltre a Ioniq, modello presente esclusivamente con motorizzazioni elettrificate, la gamma Hyundai propone una versione elettrica della Kona e la Nexo, una SUV a idrogeno con motore elettrico e un’autonomia di 666 km in base al ciclo WLTP. In sostanza si eliminano i tempi di ricarica: per il rifornimento bastano pochi minuti. Peccato che al momento l’unica stazione di rifornimento di idrogeno aperta al publico si trovi a Bolzano.