Questa volta non si tratta soltanto di dare un segnale tangibile della nostra volontà di consumare ed inquinare di meno. Ad aggiungersi e dare nuovo peso alle motivazioni ci sono le ristrettezze e la distruzione portate dal recente avvio del conflitto in Ucraina, che assegnano un valore ancora più pregnante alla edizione 2022 della campagna per l’ambiente “M’illumino di meno”.
INDICE |
Una campagna nata dalla radio |
Pedalare, rinverdire, migliorare |
Green Friday |
Un impegno ambientale a 360° |
Terzo costruttore di auto elettrificate |
L’iniziativa, nata nel 2005 dalle frequenze del programma radiofonico “Caterpillar”, si affianca alla diciottesima “Giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili” e vede da sempre Suzuki tra i costruttori e i gruppi industriali maggiormente impegnati nella sensibilizzazione verso una “Way of Life” sostenibile – come rimarcato dallo stesso slogan del marchio giapponese – e nella direzione di un sostegno alla protezione della salute del pianeta. Un sostegno simbolico, ma anche concreto, che quest’anno si sostanzierà nello spegnimento dell’insegna e delle luci negli uffici della seda italiana nelle ultime due ore dell’orario di lavoro e, contemporaneamente e per almeno un’ora, in tutte le oltre 250 concessionarie auto, moto e marine del brand nipponico.
Suzuki calcola così di evitare l’emissione in atmosfera di almeno 400 kg di C02, grazie ad un risparmio del proprio fabbisogno energetico quantificato in circa 1.000 kWh e promosso anche mediante l’utilizzo dei suoi canali social, attraverso gli hashtag #milluminodimeno e #milluminodimenoconsuzuki. «Certe piccole attenzioni raggiungono obiettivi ambiziosi se ripetute da ognuno di noi, ogni giorno – ha tenuto a ricordare il presidente di Suzuki Italia, Massimo Nalli -. Non è difficile far diventare il rispetto verso la natura che ci circonda uno stile di vita condiviso dalle aziende e da tutti noi».
L’edizione numero 18 di “M’illumino di meno” introduce, inoltre, per la prima volta dalla nascita del progetto l’indicazione di tre obiettivi precisi. Tre sentieri “green” che aziende, consumatori e ogni cittadino sono chiamati a seguire, da qui in avanti, per dare effettività tangibile ai progetti di transizione energetica, riassunti dalla formula “Pedalare, rinverdire, migliorare”. La casa di Hamamatsu ha in effetti già mostrato, da alcuni anni, di voler precorrere i tempi di attuazione di questo programma, mediante l’avvio di nuove campagne e partnership basate sulla tradizionale filosofia “monozukuri” che racchiude in sé tutta la proverbiale tensione giapponese verso il “miglioramento”, ottenuta grazie all’applicazione della massima cura e qualità artigianale anche nei processi di produzione industriale più avanzati.
Rientra fra queste collaborazioni la sponsorizzazione presente dal 2016 sulle maglie di tutti gli azzurri della Federazione ciclistica italiana, che ha portato anche alla nascita del “Suzuki Bike Day”, in programma a Imola anche per il prossimo 2 giugno e che offre a tutti gli amanti delle due ruote la possibilità di pedalare sulle strade preferite da Marco Pantani, sulla scia di campioni del circuito mondiale.
La spinta a “rinverdire” si è, invece, tradotta nella trasformazione attuata da Suzuki, durante lo scorso autunno, dell’ormai onnipresente “Black Friday” in un più consapevole “Green Friday”, attraverso cui la casa nipponica ha destinato parte del proprio fatturato di venerdì 26 novembre 2021 all’acquisto di alcuni esemplari di “sakura”, i celebri ciliegi giapponesi, donati al Comune di Torino. Un’iniziativa seguita da oltre 200 concessionari del marchio della “S”, che hanno piantato almeno un ciliegio giapponese in un parco all’interno del proprio territorio di riferimento.
Dal 2010, inoltre, Suzuki Italia ha coinvolto i propri dipendenti e le loro famiglie nel progetto “Suzuki Save the Green”, invitandoli a bonificare, in veste di volontari, aree verdi e l’alveo di corsi d’acqua nel periodo a ridosso dell’annuale "Giornata Mondiale della Terra". Un impegno che, dal 2011, è stato rivolto anche verso la salute dei mari, attraverso la campagna “Clean-up the World” che ha reso partecipi migliaia di persone, al fianco del Ministero giapponese dell’Ambiente, nell’impegno collettivo verso il ripulimento dalle plastiche dell’ecosistema marino.
Ma l’attenzione della casa del Sol Levante verso il consolidamento di una più profonda sensibilità “plastic free” ha trovato anche riscontro progettuale nella creazione della tecnologia #lavalacqua “Micro-Plastic Collector”, in grado di raccogliere le micro plastiche presenti in dispersione, attraverso un sistema di filtraggio dell’acqua di raffreddamento dei motori marini fuoribordo, resi anche più silenziosi grazie a speciali camere di risonanza e ai materiali fonoassorbenti posti da Suzuki all’interno della calandra.
Nei più trasversali settori dell’automotive e in quello motociclistico, invece, l’attenzione all’ambiente del marchio di Hamamatsu ha fin qui portato alla definizione di una gamma 100% ibrida che fa oggi di Suzuki il terzo costruttore per vendite di auto elettrificate in Italia e uno fra i produttori di modelli a due ruote a più basse emissioni sul mercato.