Il Mondial de l’Automobile Paris 2024 (14-20 ottobre) ritorna sotto il segno della speranza. La speranza che l’automobile possa ripartire dopo anni di crisi. Di gran conforto, infatti, è vedere il Centro espositivo di Paris Expo Porte de Versailles, pieno di costruttori automobilisti. E’ vero, molti arrivano dalla Cina ma altri, soprattutto quelli europei, ritornano con molta fiducia e nuovi prodotti.
Fra questi c’è il Gruppo Renault che, giocando in casa, ha sfruttato l’occasione per mettere un bel po' di “carne sul fuoco”. Sotto il suo stand, fra le tante novità, vedremo soprattutto la tanto attesa Renault 4 E-Tech Electric e due prototipi che, una volta arrivati in produzione (quindi nelle concessionarie), si faranno notare ed apprezzare dai potenziali clienti: la Renault Twingo E-TECH Electric Pototype e la super sportiva A390 Beta.
Noi di patentati.it abbiamo avuto il privilegio di scoprirle in anteprima in una storica location nel centro di Parigi. Essendo però una presentazione statica possiamo solo raccontarvi come sono ma non certamente come vanno. Per quello ci vorrà un po' di tempo perché la nuova R4 arriverà nel corso del 2025 mentre i due prototipi nel 2026.
Il prezzo della Renault 4 E-Tech Electric? Azzardiamo una cifra tra i 25 e i 26 mila euro e, se così fosse, sarebbe azzeccatissimo per avvicinare la maggior parte degli italiani (ancora troppo scettici) all’elettrico.
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Nuova R4: da auto Blue Jeans ad auto da vivere |
Renault TWINGO E-TECH ELECTRIC PROTOTYPE: bella e simpatica |
A390: chiamatemi Fastback |
La cosa più pericolosa di quando si va a ripescare dei miti e delle icone è quella di riproporli in chiave moderna mantenendo l’antica identità. Gli assomiglia? Non gli assomiglia? Avremo sempre delle opinioni contrastanti. Come nel caso della nuova Reunalt 4: secondo voi, dal punto di vista estetico, centra qualcosa con quella mitica vettura che negli anni ‘70 e ’80 ha fatto innamorare milioni e milioni di appassionati di auto (in trent’anni sono state vendute complessivamente 8.135.424 unità)?
La nostra opinione? Il frontale è azzeccatissimo con quella calandra davvero bella (è alta 1,45 cm) e la “giusta” posizione del logo; il design dei gruppi ottici posteriori è molto simile a quello degli “originali”.
Quanto mai inaspettata è l’apertura del portellone, più grande di quanto sembri! Come ci riesce? Prolungando il portellone fino al paraurti per ottenere la massima apertura e una soglia di carico ribassata, come Renault 4 originale. Ritroviamo anche l’elegante finestrino posteriore che prende posto con naturalezza sulla fiancata e mantiene la singolare forma dell’antenata. Infine, il tetto riprende il mitico design del modello storico. Con una piccola differenza… nel 2024 si arricchisce di barre sul tetto. E la vista laterale? Lascia qualche perplessità: bella è bella, sia chiaro, ma secondo noi ricorda poco la “vecchia” Renault 4.
Se la vecchia R4 era la vettura dei “figli dei fiori”, la nuova è stata pensata per gli spostamenti quotidiani, ma anche per i viaggi dei weekend e le gite di piacere. Concepita per la guida solitaria, ma anche per i viaggi in famiglia. Creata per un ampio utilizzo del volume del bagagliaio. Quest’eredità le viene chiaramente dalla R4 e, come quella dei tempi, Renault 4 E-Tech Electric ha scelto di guardare lontano fissandosi un nuovo orizzonte, per permettere a tutti di esplorare la grande varietà di utilizzi dei veicoli elettrici. Considerandosi come l’auto “blue-jeans” del XXI secolo, può far tutto: città, campagna, montagna e autostrada già l’aspettano con impazienza.
Se la R4 ci ha lasciato qualche perplessità estetica, il prototipo di quella che sarà la Twingo del futuro è davvero bello, molto bello. Secondo noi rappresenta, infatti, alla perfezione l’evoluzione naturale della best seller Renault.
La Twingo E-Tech Electric Prototype deve tutta la sua espressività e simpatia ai gruppi ottici e alle linee originali del frontale sormontato dal logo Renault.
Direttamente ispirati alla prima generazione, i gruppi ottici contribuiscono al carattere accattivante ed esclusivo di Twingo E-Tech Electric Prototype. Bello anche il tetto panoramico. Lungo le fiancate, laddove si congiungono le due porte, si ritrova la originalissima maniglia circolare dell’antenata del 1992, stavolta sottolineata da una linea luminosa.
Se sul cofano sono state “conservate” le tre piccole aperture, adesso non più dedicate all’aerazione del motore.
La vettura, sviluppata sulla piattaforma Ampere, sarà commercializzata nel 2026 con il prezzo d’ingresso inferiore a 20.000 euro.
Dopo Alpine A290 e prima della futura A110 elettrica, A390 preannuncia il secondo step del Dream Garage di Alpine, un terzetto di auto sportive che segna il passaggio Alpine al mondo elettrico. E’ una fantastica showcar.
Portiere a libro, 4 posti e un design che si ispira alla montagna, la A390 è una “Belva” pazzesca contraddistinta da componenti aerodinamici appartenenti ad un altro pianeta, con un design esterno fedele all’85% a quello del futuro modello di serie.
All’anteriore, il flying bridge (ponte volante) agevola il passaggio dell’aria sulla parte superiore del veicolo. La calandra micro-perforata dirige i flussi in modo ottimale, mentre le ampie prese laterali creano una cortina d’aria per accelerare il flusso naturale.
Il posteriore, più concettuale, offre un’interpretazione del principio “Light Follows Function”: la luce sottolinea, infatti, gli elementi aerodinamici della showcar. La deriva centrale, chiaro riferimento alle Alpine che corrono a Le Mans, è sinonimo di fluidità e stabilità.
Spettacolari i sedili dotati di due posizioni: la prima, denominata “Lifestyle” da passeggio e la secondo da Formula 1, che si abbassa “portandosi giù” volante e pedaliera.
Autore: Ferdinando Sarno