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Mazda MX-5 2024, la prova della piccola spider

14-Giu-2024  
  • Mazda MX-5 2024 Aero Grey
  • Mazda MX-5 2024 Aero Grey posteriore
  • Mazda MX-5 2024 Aero Grey foto
  • Mazda MX-5 2024 Aero Grey profilo
  • Mazda MX-5 2024 Aero Grey anteriore
  • Mazda MX-5 2024 Aero Grey coda
  • Mazda MX-5 2024 Aero Grey capote beige
  • Mazda MX-5 2024 Aero Grey capote aperta
  • Mazda MX-5 2024 Aero Grey interni
  • Mazda MX-5 2024 Aero Grey tunnel centrale
  • Mazda MX-5 2024 Aero Grey rivestimenti beige
  • Mazda MX-5 2024 Aero Grey abitacolo
  • Mazda MX-5 2024 Aero Grey capote e sedili
  • Mazda MX-5 2024 Aero Grey cerchi lega
  • Mazda MX-5 2024 Aero Grey fari posteriori

Della Mazda MX-5 si è già detto di tutto e di più; gli appassionati ne conoscono ogni dettaglio, la storia, e la quantità delle serie limitate per il mercato italiano e non solo.
Il bello di questa piccola e iconica spider, la più venduta al mondo, sta nel fatto che si è sempre aggiornata mantenendo lo stesso spirito di quando fu lanciata nel lontano 1989.

INDICE
Come si aggiorna un’icona
Mazda MX-5 Special Edition Kazari (anche automatica)
Test drive: 1.5 da 132 Cv e 2.0 da 184 Cv
I prezzi di listino della MX-5 1.5 e 2.0

La Mazda MX-5 festeggia 35 anni, eppure è sempre uguale a se stessa. Anzi, l’ultima serie - sigla ND - è più vicina alla prima delle due precedenti. Le auto tendono ad aumentare di peso e dimensioni, ma non la Miata - come la chiamano negli USA - che nel passaggio dalla terza alla quarta generazione ha perso 100 kg e alcuni centimetri in lunghezza.

Nel suo 35esimo compleanno compaiono delle modifiche estetiche e tecniche. 
Partiamo dalle prime: arrivano dei nuovi cerchi in lega da 17 pollici, la nuova tinta per la carrozzeria Aero Grey Metallic (un grigio metallizzato che prende il posto del Platinum Quarz) e una nuova capote beige sulla serie limitata Kazari. Arrivano pure gli indicatori di direzione a LED, e i gruppi ottici migliorati pur non cambiando forma.

La gamma di colori per la carrozzeria della MX-5 2024, oltre al nuovo Aero Grey Metallic di cui sopra, comprende l’intramontabile Soul Red Crystal, il Machine Grey, il Jet Black, il Zircon Sand, il Deep Crystal Blue, e l’unica tinta pastello Arctic White.

Novità anche nell’abitacolo, dove troviamo i sedili in finta pelle scamosciata “Leganu”, la console centrale rivestita in pelle sintetica a partire dall’allestimento Exclusive Line, nonché un nuovo schermo da 8,8 pollici del sistema multimediale, compatibile con Apple CarPlay e Android Auto wireless.

Tre gli allestimenti: Prime-Line, Exclusive-Line, e il top di gamma Horuma, contraddistinto da una ricca dotazione che comprende l’impianto frenante Brembo, i sedili Recaro, e le calotte nere degli specchietti. Sulla MX-5 Homura da 184 Cv troviamo anche gli ammortizzatori Bilstein, la barra duomi, e cerchi in lega BBS forgiati. Sulla MX-5 Homura 1.5 da 136 Cv, invece, i cerchi sono i Rays.

Una bella novità è rappresentata dalla MX-5 Special Edition Kazari. Non si tratta di un’edizione numericamente limitata bensì di un’edizione speciale, destinata dunque a restare sul listino per un tempo determinato.

La Edition Kazari si distingue per gli interni in pelle Nappa traforata marrone chiaro e la capote in tela beige. La versione hard top ha il tetto bicolore.

È disponibile sia con il 1.5 da 132 Cv sia con il 2.0 da 184 Cv, disponibile anche con il cambio automatico con convertitore di coppia a 6 marce.

Mettersi al volante della Mazda MX-5 regala innanzitutto una sensazione di libertà. Certo, l’abitacolo è piccolo, manca un posto comodo dove tenere a portata di mano il cellulare (e a ben pensarci non è un gran difetto) e il portafogli (comodo per pagare i caselli in autostrada), e non c’è nemmeno un piccolo spazio dietro ai due sedili per appoggiare uno zaino o un sacchetto della spesa.

Però l’auto, pur mantenendo la sua ricetta d’origine, è ben equipaggiata: la connettività per smartphone non richiede l’uso del cavo, i sedili sono riscaldati, e il cruise control consente di rilassarsi anche in autostrada. Volete più comfort? Sulla MX-5 RF si può rinunciare al tetto in tela in cambio di un tetto rigido ripiegabile elettricamente. E, parere personale, il suo fascino resta pressoché lo stesso.

La poca versatilità è abbondantemente ricompensata dalla gioia che dispensa ogni volta che si ritrova in una strada senza traffico.

Non serve strafare con l’acceleratore per assaporarne la leggerezza, il cambio manuale dagli innesti corti e secchi, la trazione posteriore che aiuta a chiudere le curve, e l’allungo del 4 cilindri aspirato; il quale non sfoggia (e non vuole affatto sfoggiare) prestazioni da sportiva brucia-semaforo, ma sale di giri con vivacità mentre il vento ti accarezza capelli.

Con l’aggiornamento 2024 la Mazda MX-5 2.0 Skyactiv-G da 184 Cv e 205 Nm presenta delle novità. La più importante è un differenziale a slittamento limitato asimmetrico (Asymmetric LSD), che prevede una modalità di guida DSC-Track pensata per la pista. Sia chiaro, la MX-5 è un’auto ben bilanciata e non ha una quantità di coppia tale da mandare facilmente il posteriore di traverso affondando il gas, ma è senza dubbio tranquillizzante avere margine di manovra e allo stesso tempo avere un dispositivo che interviene quando la situazione si fa critica.

La versione meno potente con motore 1.5 4Skyactiv-G da 132 Cv e 152 Nm è la più leggera e richiede un uso supplementare del cambio - che nel caso della MX-5 non è affatto un difetto. È perfetta per le passeggiate a cielo aperto ed è anche gustosa grazie alla sua spiccata agilità. Le prestazioni sono tranquille, ma riesce comunque a emozionare ogni volta che si ci mette al volante.

La Mazda MX-5 1.5 Skyactiv-G costa 32.400 euro nell’allestimento Prime-Line, 35.350 euro in quello Exclusive-Line, e 38.650 euro in quello Omura.

La MX-5 2.0 Skyactiv-G è disponibile nei due allestimenti Exclusive-Line e Homura, a rispettivamente 37.350 e 41.250 euro: a parità di equipaggiamento, dunque, costa dai 2.000 ai 2.600 euro in più rispetto alla entry level da 132 Cv.

La MX-5 RF, infine, costa 2.500 euro in più a parità di motore e allestimento. 

Autore: Michele Neri