Tutto ebbe inizio nei primi anni Ottanta con la 190, la prima Baby Benz (baby in riferimento alle dimensioni compatte) nata dalla matita di Bruno Sacco, designer italiano allora a capo del Centro Stile Mercedes. Oggi le compatte della Stella sono una famiglia importante, specie in Italia, dove rappresentano oltre il 50% delle vendite.
Ho visto e guidato in anteprima italiana la Classe A Sedan e la nuova CLA, accompagnate dalla più grande e tradizionale Classe C. Si assomigliano? In parte sì, non si può negarlo. Ma ognuna si riferisce a un target tutto suo. Vediamo quale.
CLASSE A SEDAN: TRE VOLUMI IN VESTE MODERNA
Ci sono paesi dove le hatchback, ovvero le compatte a due volumi, sono considerate dei meri elettrodomestici. Ne sono un esempio gli USA e la Cina, ma anche nell’Est Europa se non guidi una tre volumi non sei nessuno.
In Italia è vero l’opposto: le tre volumi sono out da molti anni. Mercedes, però, ne ha reinterpretato il concetto con le due compatte A Sedan e CLA, che poi sono due modelli di conquista, nonché quelle con il target più giovane.
La Classe A Sedan è una vera e propria novità, nata forse per rispondere alle esigenze degli automobilisti d’oltreoceano. Anche qui, però, non sfigura, e potrebbe essere l’auto adatta a un giovane manager con famiglia.
Lo sguardo aggressivo e il terzo volume appena accennato a coda tronca ne fanno la berlina più dinamica della gamma, pur mantenendo l’eleganza e l’autorevolezza che a una Mercedes non può mancare. E poi aggiunge 13 centimetri in lunghezza rispetto alla Classe A a 5 porte e un bagagliaio più capiente di una cinquantina di litri.
Tra questa e la CLA, è proprio la A Sedan quella che si avvicina di più allo spirito della 190. Sia per le dimensioni (4,40 metri la vecchietta, 4,55 la giovincella) sia per lo stile di rottura, pur restando una berlina a tutti gli effetti.
La Classe A Sedan ha gli stessi interni della Classe A, caratterizzati dal doppio schermo per strumentazione e sistema multimediale MBUX con assistente vocale. Anche alla guida le sensazioni sono le stesse. C’è qualche chilo in più, ma al volante non si sente, anche perché telaio, motore e cambio sono gli stessi. È agile, silenziosa, confortevole, e, nella versione 180 d con motore 1.5 turbodiesel da 115 CV, anche incredibilmente parca.
NUOVA CLA: LA COUPÉ A 4 PORTE SEMPRE PIÙ CLS
La Mercedes CLA è la sorella minore della CLS, l’antesignana delle coupé a 4 porte. Il nuovo modello è più maturo, più aggressivo, e sempre più simile alla sorellona. Come la Classe A Sedan, anche la CLA utilizza la stessa meccanica della Classe A. Su questa, però, il concetto di berlina si sposa con quello di coupé.
La silhouette slanciata comunica sportività e un pizzico di trasgressione. Al contrario di una coupé a 2 porte, però, la CLA si presta a essere una prima auto di famiglia.
Anche in presenza di figli, seppure l’accesso al divano posteriore richieda una certa attenzione da parte degli adulti per evitare involontari e spiacevoli colpi alla testa. Una volta a bordo si sta comodi, anche grazie ai 4,69 metri di lunghezza, e il bagagliaio raggiunge quota 460 litri, 40 in più della A Sedan.
L’EREDE DELLA 190, LA CLASSE C
Dagli anni Ottanta a oggi sono cambiate miriadi di cose, in tema automobilistico e non. Tra queste, le dimensioni delle auto. L’erede della 190, la Classe C, è la besteller della Casa di Stoccarda, ed è più lunga di ben 30 centimetri rispetto alla sua antenata, passando da 4,4 a 4,7 metri. Quasi quanto la Classe E di quell’epoca, la W124.
Il suo stile è classico elegante: cofano allungato, linee morbide, coda sportiva e un family feeling con la più grande e lussuosa Classe S. Per il professionista che vuole comunicare serietà e affidabilità.
Anche gli interni sono più tradizionali, curati nelle finiture e meno tecnologici rispetto a Classe A Sedan e CLA, che possono contare sull’assistente vocale “Hey Mercedes”. La tecnologia, a Stoccarda, parte da dove se ne sente l’esigenza: in questo caso dal basso, perché il target giovane è quello più attento a questi servizi, e il cliente della famiglia Classe A è in media più giovane di 13 anni rispetto a quello degli altri modelli.
Sulla Classe C la trazione è posteriore, e come su tutta la gamma della Stella può essere integrale 4Matic. Oltre ai tradizionali motori a benzina e diesel, qui sono disponibili due unità ibride plug-in, una a benzina e una diesel.
La C 300 de è la versione più potente a gasolio, e al posto del precedente V6 3.0 vede l’abbinamento di un 2.0 4 cilindri a un motore elettrico, per una potenza di 306 CV. Scatta da 0 a 100 in 5,6 secondi e quando le batterie sono cariche consuma meno di un’utilitaria. Una volta scariche, poi, non consuma come una supercar, ma quanto una berlina 2.0 turbodiesel.