La Mini Clubman è la dimostrazione che una station wagon può essere più affascinate - nonché più divertente da guidare - rispetto a una tradizionale berlina a 5 porte. La versione Cooper D con il suo 2,0 litri 4 cilindri turbodiesel da 150 Cv e 330 Nm rappresenta l’equilibrio perfetto tra prestazioni e consumi.
INDICE |
Come si presenta |
Come va |
Il prezzo della Mini Clubman Cooper D Mayfair |
Le alternative |
A chi si rivolge |
Punti di forza |
Punti di debolezza |
La Mini Clubman è sempre stata la più originale della gamma. La prima generazione era una piccola station wagon tanto stilosa quanto poco pratica: per sedersi dietro c’era una piccola porta ad apertura controvento esclusivamente nel lato destro della vettura che richiedeva comunque l’apertura anche di quella anteriore, e il bagagliaio era ridotto all’osso.
Quella successiva (sigla F54) non è certo la più spaziosa tra le station wagon compatte, ma potrebbe senza dubbio convincere a comprarla anche a chi non si metterebbe mai in garage, per fare un esempio, una classica familiare come la Ford Focus SW. Rispetto alla prima generazione è meno originale ma nettamente più spaziosa e confortevole. Per gli amanti del marchio inglese, tra l’altro, è il modello più versatile insieme alla Countryman.
Dunque la Clubman è una scelta senza dubbio viscerale, ma in parte anche razionale. Vuoi mettere il comfort e lo spazio in più rispetto alla “3 porte”?
L’abitacolo è 100% Mini, con i quadranti tondi e una strumentazione digitale piccola non personalizzabile. Sulla qualità delle finiture non si discute: la sensazione è quella che dà una BMW di pari categoria, forse anche per i suoni degli avvisi identici.
La gamma prevede versioni a benzina da 136 Cv fino ai 306 Cv della John Cooper Works, mentre la gamma diesel è composta unicamente dalla Cooper D da 150 Cv con cambio automatico a 8 marce di serie.
Gli amanti del marchio Mini si chiederanno, innanzitutto, se la Clubman soddisfa le aspettative degli affezionato alla più piccola 3 porte. Il feeling non è esattamente lo stesso, perché le dimensioni e il peso sono superiori, e le sospensioni con schema multilink al posteriore sono sensibilmente più soffici a vantaggio del comfort; ma per fortuna non è poi così diversa.
Sulla Mini Clubman, così come sulla Mini 3 porte, lo sterzo è sensibile, immediato, e il telaio è “giocoso”, con l’anteriore rapido e la coda che si muove quando provocata per chiudere le curve al meglio e con un sorriso stampato in faccia.
Il telaio è lo stesso della BMW Serie 1, e proprio come la lontana parente con la quale condivide la meccanica ha una guida raffinata ma con uno sterzo più pronto in puro stile Mini. Il motore diesel assicura prestazioni di tutto rispetto (212 km/h di velocità massima e 8,6 secondi per lo “0-100”) e tiene a bada i consumi: la Casa dichiara nel ciclo misto dai 19,6 km/l ai 20 km/l in base all’allestimento, ed è un valore perfettamente replicabile nel mondo reale.
Le dimensioni sono inferiori rispetto alle station wagon compatte del segmento C: per capirci, è lunga 4,27 metri quando la Focus Wagon raggiunge i 4,67 metri, dunque c’è un po’ meno spazio nell’abitacolo e il bagagliaio di 360 litri (1.250 abbattendo lo schienale) non brilla. In compenso la Mini Clubman non è una classica station wagon, bensì un oggetto di design con uno stile unico e iconico. E poi offre un piacere di guida superiore.
A proposito di bagagliaio, al posto del classico portellone ci sono due porte incernierate lateralmente, le cosiddette "Clubdoor", che si aprono tramite una maniglia cromata oppure, con l’optional 'Comfort Access', muovendo il piede sotto il paraurti.
Il listino parte da circa 38 mila e raggiunge i 42 mila euro. La Mini Clubman Cooper D MayFair Edition, in listino a 39.500 euro, ha una dotazione di serie ricca che comprende, tra le altre cose, l’apertura del bagagliaio con la chiave o passando i piedi sotto al paraurti posteriore, i fari a LED, il sistema multimediale MINI Connected Navigation con schermo da 6,5 pollici e supporto Apple CarPlay, il navigatore GPS con situazione del traffico in tempo reale, frenata automatica d’emergenza con riconoscimento dei pedoni, riconoscimento dei cartelli stradali, fari abbaglianti automatici, e sensori di parcheggio posteriori.
Chi prende in considerazione la Mini Clubman difficilmente si metterà a dare anche solo uno sguardo alle più classiche station wagon del segmento C, oppure a una Sport Utility dello stesso segmento (anche perché, per gli amanti del genere, c’è la Countryman).
Chi apprezza la Mini e ha messo su famiglia o, semplicemente, desidera più spazio e un comfort superiore. Il suo stile unico e affascinante potrebbe attrarre, in fondo, anche a chi non ha affatto bisogno di una piccola station wagon.
Stile iconico e personale
Piacere di guida
Abitacolo curato
Consumi contenuti
Prezzo elevato
Bagaglio poco spazioso