Per la Citroën C3 è tempo di aggiornare il look: il restyling della terza generazione (che risale al 2016) porta con sé gli - irrinunciabili - ritocchi estetici e alcune novità tecniche. Abbiamo provato la versione 1.2 PureTech da 110 Cv con il cambio manuale a 6 rapporti. Vediamo come va.
La Citroën C3 “emmezzo”
La nuova Citroën C3 si riconosce per le linee LED frontali a “V” e i gruppi ottici ridisegnati (ora disponibili in tutti gli allestimenti), e cambia leggermente anche il posteriore, dove il paraurti si estende verso l’alto, nonché il profilo laterale, che sfoggia i canonici “airbump” in un disegno più squadrato. Il make-up finisce qui. Naturalmente non sarebbe una Citroën C3 senza una quantità smodata di colori e di personalizzazioni: sono 97 le combinazioni possibili, tra tinte della carrozzeria, tinte del tetto e “color pack”, che aggiungono dettagli colorati alla carrozzeria.
Nuovi anche i cerchi in lega, da 16” e da 17”, con design “a vortice” molto personale. Anche il comfort, uno dei punti forti del brand, viene migliorato sulla C3: adesso anche lei, come le sorelle maggiori, dispone dei sedili Advanced Comfort studiati per il massimo del relax e imbottiti con una schiuma in poliuretano ad alta intensità che trasmette quella sensazione di divanetto da ristorante americano.
A chiudere il cerchio ci pensano gli ADAS, 12 in totale, di cui uno nuovo (i sensori anteriori) e quattro di serie su tutte le versioni, ovvero l’avviso di collisione imminente, l’avviso del superamento della corsia, il cruise control con limitatore di velocità e il rilevamento della segnaletica stradale.
Dove la C3 rimane identica è nelle dimensioni: 3,9 metri di lunghezza, 1,75 di larghezza e 300 litri tondi di bagagliaio.
Test drive: le impressioni della C3 1.2 Puretech
L’abitacolo colorato e arioso della nuova C3 non è cambiato molto, se non per il nuovo schermo da 7” del sistema multimediale. Racchiude (quasi) tutte le funzioni disponibili lasciando il design più pulito e minimale, ma allo stesso tempo richiede qualche passaggio in più per eseguire alcune operazioni, soprattutto quando si tratta dei settaggi clima. I motivi tondeggianti che richiamano gli airbump echeggiano in tutta la plancia, senza risparmiare portiere e bocchette d’areazione.
Alla guida la C3 è quella di sempre: agile e immediata, con uno sterzo leggero e una leva del cambio lunga e leggermente gommosa. Si percepisce che è leggera, e il 1,2 tre cilindri da 110 Cv la sposta senza fatica con una spinta che sorprende e che non accenna a mollare fino alla fine della scala del contagiri. Come ogni tre cilindri frulla un po’ e sopra i 2.000 giri fa sentire anche la sua voce rauca; sotto quella soglia però è silenzioso. I rapporti lunghi (la sesta è infinita) aiutano poi a viaggiare con un filo di gas e a sfruttare la grande elasticità del milledue, permettendo di consumare anche qualcosina in meno. Nel tratto extraurbano che circonda Lecco abbiamo tenuta una media di 4,0 l/100 km, ma nel misto ci si avvicina più ai 5 l/100 km, che comunque non è male.
Verdetto
La Citroën C3 potenzia i suoi punti forti, come la personalizzazione e il comfort, e si aggiorna sul fronte sicurezza e connettività. La sua forte personalità e i suoi colori vivaci la distinguono dalle concorrenti più seriose e “grigie”, mentre il motore PureTech da 110 Cv è brillante e consuma il giusto, nonostante sia un po’ rumoroso. Il design originale degli interni convince, ma i materiali sono migliorabili.
Motorizzazioni
Le motorizzazioni disponibili sono le benzina PureTech 1,2 da 83 Cv (aspirato) e turbo da 110 Cv, quest’ultima disponibile sia con il manuale a 6 rapporti, sia con l’automatico.
La motorizzazione 1.5 Diesel BlueHDI, invece, è disponibile solo con il cambio manuale a 5 rapporti.
Prezzi e allestimenti
Cinque gli allestimenti: Live, Feel, Feel Pack, Shine, Shine Pack e l’edizione speciale C-Series. Il prezzo di listino è di 14.100 euro, ma la 1.2 PureTech 110 in allestimento Shine della nostra prova ha un prezzo di listino di 18.600 euro.