La Renault Austral è una Sport Utility compatta che sostituisce la Kadjar, rispetto alla quale è più grande (supera i 4,5 metri) e sembra più nuova di due generazioni. È l’ammiraglia della Casa, e viene proposta esclusivamente con motori ibridi a benzina: il full-hybrid da 200 Cv oggetto della nostra prova, e il mild-hybrid da 130 e 158 Cv.
| INDICE |
| Come si presenta |
| Come va la Austral E-Tech ibrida da 200 Cv |
| Quanto costa la Renault Austral ibrida |
| A chi si rivolge |
| Le alternative |
| Punti di forza |
| Punti di debolezza |
Se c’è un marchio che ha fatto passi da gigante con i suoi ultimi modelli è Renault: prima con la nuova Mégane E-Tech Electric, poi con l’Austral. Entrambe hanno la stessa impostazione degli interni, con il grande schermo centrale da 12 pollici (optional: di serie è da 9 pollici) del sistema multimediale, dotato di serie di Google Maps con le mappe visibili anche nello schermo da 12,3 pollici della strumentazione.
È l’unica del segmento a offrire le mappe di Google senza passare da Android Auto e Apple CarPlay (supportati entrambi, ovviamente) e già questo potrebbe valere il prezzo del biglietto.
Anche le finiture e la qualità percepita non sono mai state tanto elevate su un modello della Losanga; un vero taglio con il passato e con la vecchia Kadjar, che era spaziosa e a buon mercato ma un po’ “basica” rispetto alle rivali.
Lo stile e l’abitacolo, dunque, stupiscono, e lo spazio non manca. C’è anche il divano posteriore scorrevole che regala un’enorme flessibilità: è possibile offrire un mare di spazio alle gambe di chi viaggia dietro o, all’occorrenza, ampliare al massimo il bagagliaio.
Alla gamma di motori manca il diesel, ma l’offerta ibrida prevede due soluzioni, entrambe valide. Innanzitutto non ci sono versioni plug-in con batteria ricaricabile alla spina, poco allettanti per la maggior parte degli automobilisti, e le due proposte mild e full-hybrid sono entrambe degne di nota.
Partiamo dai due mild-hybrid con sistema a 12 Volt. Quello meno potente monta un 1.2 3 cilindri turbobenzina da 130 Cv, ha il cambio manuale e un prezzo d’accesso alla Austral di 32.200 euro; quello da 158 Cv, invece, è spinto da un 1.3 4 cilindri turbobenzina da 158 Cv, ha il cambio automatico a doppia frizione di serie e mette sul piatto prestazioni brillanti.
Il full-hybrid, invece, utilizza un powertrain collaudato in Casa Renault, ma ulteriormente affinato grazie all’adozione di un 1.2 3 cilindri turbo (al posto dell’1.6 aspirato montato su Clio, Captur e Arkana) abbinato abbinato a due motori elettrici, uno da 400 Volt che dà trazione alle ruote e l'altro che funziona da motorino d’accensione, alternatore e sincronizzatore del cambio, un automatico a 4 rapporti per il termico e 2 per l’elettrico.
Come le altre full-hybrid di Renault, anche la Austral E-Tech ibrida parte sempre in elettrico in quanto il cambio automatico Multimode non ha la frizione, e questo significa che ai semafori è scattante e la risposta all’acceleratore è immediata da fermi e alle basse velocità.
Rispetto alle altre Renault ibride, qui l’unità elettrica offre ben 400 Volt (e non 280), e l’abbinamento con il piccolo 1.2 3 cilindri turbo è vincente. C’è sempre una grande quantità di coppia disponibile, anche se, talvolta, la risposta del cambio non è fulminea e può sembrare un po’ impacciata. L’accelerazione da 0 a 100 fa segnare un buon tempo di 8,4 secondi.
A livello di telaio la Renault Austral si dimostra più agile e sportiveggiante delle sue rivali. Merito del telaio, dello sterzo preciso e ricco di informazioni, e (soprattutto) del dispositivo 4Control Advanced, ovvero il sistema a quattro ruote sterzanti, offerto come optional (fortemente consigliato) a 1.500 euro.
Le quattro ruote sterzanti ruotano in senso opposto a quelle anteriori alle basse velocità e nella stessa direzione alle alte, e fanno la differenza: in città la vettura è agile e si inserisce in curva come poche Sport Utility sanno fare, mentre aumentando l’andatura è stabile, ancorata all’asfalto.
Bene anche alla voce consumi: nonostante i 200 Cv di potenza massima, la full-hybrid francese fa segnare nel ciclo WLTP una media di 21,7 km/l (21,3 nell’allestimento Iconic Esprit Alpin con cerchi da 20 pollici). La media ottenuta nel corso della prova è di circa 19 km/l, con punte massime di 22 km/l in extraurbano e minime di 15 km/l in autostrada, dove le ibride vengono senza dubbio surclassate dalle auto diesel. Bene in città, con medie di circa 16 km/l.
La E-Tech full-hybrid da 200 Cv è in listino con prezzi da 40 a 44 mila euro in base all’allestimento. La versione mild-hybrid da 130 Cv con cambio manuale costa 32 mila euro, mentre quella da 160 Cv va dai 36 ai quasi 38 mila euro.
La versione full-hybrid non impegna come una plug-in con batteria ricaricabile alla spina (ben più costosa e con le ricariche da gestire), ma offre una buona alternativa al diesel, soprattutto per chi si sposta prevalentemente in ambito urbano ed extraurbano. Solo i globtrotter da autostrada risparmierebbero con un motore a gasolio.
Le concorrenti con sistema ibrido di tipo full-hybrid sono la Ford Kuga, la Honda CR-V, la Hyundai Tucson, la Kia Sportage, nonché le Toyota Rav4 e Corolla Cross Hybrid, simili tra loro per dimensioni.
- La maneggevolezza con il sistema 4Control (opzionale)
- Scattante in partenza
- Sistema multimediale con Google Maps integrato
- Abitacolo e bagagliaio ampi
- Incertezza in ripresa a causa del cambio Multimode
- Mancanza del diesel per chi macina molti chilometri in autostrada
