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Segnali di pericolo: domande vere e false

I segnali di pericolo rientrano nella cosiddetta segnaletica verticale.

I segnali stradali di pericolo da apporre sulle strade per segnalare agli utenti un rischio, devono avere, nella parte anteriore visibile dagli utenti, forma, dimensioni, colori e caratteristiche conformi alle norme del codice della strada e alle relative figure come di seguito riportate.

Per i segnali di pericolo e prescrizione permanenti si impiegano i colori bianco, blu, rosso e nero, fatte salve alcune eccezioni.

Per ogni segnale deve essere garantito uno spazio di avvistamento tra il conducente ed il segnale stesso libero da ostacoli per una corretta visibilità. In tale spazio il conducente deve poter percepire la presenza del segnale, riconoscerlo, identificarne il significato e attuare il comportamento richiesto.

I segnali di pericolo sono installati, di norma, sul lato destro della strada. Possono essere ripetuti sul lato sinistro ovvero installati su isole spartitraffico o al di sopra della carreggiata, quando è necessario per motivi di sicurezza.

I segnali di pericolo si distinguono perché hanno solitamente una forma triangolare; fanno eccezione la croce di Sant’Andrea e i pannelli che segnalano un passaggio a livello.

Tra i più comuni segnali di pericolo vi sono: strada dissestata, segnale di dosso, segnale di cunetta, curva pericolosa, passaggio a livello con o senza barriere, attraversamento tram, pedoni e biciclette, discesa o salita pericolosa, restringimento della strada, ponte mobile, strada sdrucciolevole, doppio senso di circolazione e molti altri.

Nella sezione di seguito, vengono riportati tutti i segnali di pericolo con le relative domande, vere e false, presenti all’interno dell’esame di teoria ministeriale.

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