La Mazda M-X-30 è sempre stata un’elettrica diversa dalle altre: la batteria piccola la rende sostenibile per l’ambiente, seppure limitata nell’autonomia. Con il Wankel che fa da generatore, diventa finalmente sfruttabile anche da chi vuole affrontare lunghi viaggi. Anche in luoghi dove le colonnine scarseggiano.
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La Mazda MX-30 R-EV in breve |
Test drive: al volante dell’elettrica col Wankel |
Verdetto |
Prezzi: la MX-30 R-EV come la BEV |
La piccola SUV elettrica dallo stile originale ha una nuova versione che la rende, dal punto di vista dell’omologazione, un’auto ibrida. Vanta emissioni molto basse, alla stregua delle concorrenti plug-in hybrid con batteria ricaricabile alla spina. Ma è diversa da tutte le altre ibride plug-in sul mercato.
Basta soffermarsi sulla sua sigla per capire qualcosa di più della MX-30 R-EV. La “R” sta per Rotary Engine, ovvero motore rotativo. Gli appassionati se lo ricordano bene sulla RX-7 prima, e sulla RX-8 poi (in entrambi i casi il motore rotativo da 1,3 litri erogava ben più di 200 Cv di potenza), e i più colti in merito sanno che Mazda lo produce dal lontano 1967.
Tornando alla nostra MX-30, la R-EV è un’auto elettrica proprio come la versione 100% elettrica “BEV”, ma con due differenze: la batteria è stata dimezzata da 35,5 a 17,8 kWh, ed è stato introdotto un motore termico rotativo Wankell da 0,83 litri di cubatura con funzione di range extender.
In breve: non fornisce trazione alle ruote, si occupa esclusivamente di ricaricare la batteria.
Una tecnologia simile la troviamo sulle Nissan Qashqai e X-Trail e-Power, che utilizzano un motore termico per alimentare la batteria che, però, è molto piccola (1,8 kWh) e non può essere ricaricata alla spina.
L’autonomia della Mazda MX-30 R-EV, dunque, è di circa 680 km, di cui 85 km nel ciclo WLTP misto senza l’ausilio del motore termico (110 km nel ciclo urbano) e i restanti 595 grazie al serbatoio della benzina da 50 litri per il Wankel che funge da generatore. L’auto, in ogni caso, può essere ricaricata anche alla spina, e se lo si fa a casa è la pratica più conveniente.
Rispetto alla MX-30 BEV da 145 Cv la R-EV può contare 170 Cv di potenza, dunque la spinta è superiore. I numeri non mentono: 9,1 secondi per l’accelerazione 0-100 km/h, mezzo secondo in meno, nonostante il peso superiore di circa un quintale. La velocità massima, invece, è limitata a 140 km/h per entrambe, al fine di preservare la carica della batteria. Questo per dire che si tratta di una piccola SUV cittadina brillante, ma l’aspetto più importante è che può essere usata in modo completamente diverso.
La MX-30 R-EV, infatti, soddisfa le esigenze di spostamenti quotidiani della maggior parte degli automobilisti anche se utilizzata esclusivamente come auto elettrica.
Basta ricaricarla un paio di volte alla settimana per poter affrontare, anche in condizioni di consumi elevati, il tragitto casa-lavoro-casa senza bruciare una goccia di benzina. Allo stesso tempo è un’auto adatta ad affrontare lunghi viaggi senza dover essere ricaricata alla spina: basta fare un pieno di verde. Proprio come sulle ibride plug-in.
Tre le modalità di gestione della batteria: "EV" in cui il Wankel interviene solo quando la carica è esaurita o quando si preme a fondo l’acceleratore; "Normal", in cui si viaggia in elettrico finché la batteria non scende al 45% della carica; "Charge", in cui si può selezionare la percentuale di stato di carica che si desidera mantenere e, dal quel valore, entra in gioco il Wankel.
La Mazda MX-30 R-EV è talmente versatile che può svolgere il ruolo di prima auto di famiglia. Il motogeneratore, però, non è dei più sobri quando si tratta di macinare chilometri, dunque è perfetta se nell’uso quotidiano la si carica alla spina e si sfrutta il piccolo motore termico saltuariamente nei lunghi viaggi o quando non si è riusciti a caricarla a una presa di corrente. La percorrenza con la batteria scarica, da quello che abbiamo potuto provare nel corso della prova, varia dai 10 ai 12 km/l.
Il piacere di guida è notevole trattandosi di una Sport Utility, sia in termini di accelerazione sia di feeling tra le curve. Per quanto riguarda il design, la Mazda CX-30 si distingue dalle altre piccole SUV sul mercato. È elegante, sobria, pulita, ha interni bellissimi, e le porte con apertura a libro - come sulla sportivissima RX-8 - sono comode e stilose. Di contro i posti posteriori sono un po’ angusti.
La Mazda MX-30 e-Skyactiv R-EV costa esattamente come la BEV: si parte da 38.150 euro e si raggiungono i 46.020 euro nell’allestimento speciale Edition R dedicato alla R-EV.