La quarta generazione di Toyota Yaris prosegue nell’offerta di un motore full-hybrid molto raro nel segmento: ad eccezione della Clio E-Tech, è l’unica sul mercato. A distinguere la 4a generazione non è solo il powertrain migliorato, ma anche il nuovo linguaggio stilistico. La Yaris piace, e i numeri lo confermano.
INDICE |
Come si presenta |
Come va |
Quanto costa: il prezzo della Toyota Yaris Hybrid |
Le alternative |
Punti di forza |
Punti di debolezza |
Lanciata nel 1999, la prima Toyota Yaris si fece notare per il suo design moderno e tondeggiante, abbinato a una plancia futuristica con strumentazione digitale. Nel tempo il modello ha perso un po’ di originalità, fino all’arrivo della quarta (e attuale) generazione, caratterizzata da una carrozzeria più muscolosa e dinamica.
La Yaris oggi è più elegante, più larga e più bassa rispetto alla precedente, grazie anche alla nuova piattaforma, la stessa su cui è stata sviluppata – seppur solo in parte – la Yaris GR, una vera e propria mini-supercar da 280 CV con trazione 4x4.
Se nella prima generazione di Yaris gli interni spiccavano per soluzioni avveniristiche, oggi adottano un’impostazione più tradizionale, ma comunque ben progettata: layout intuitivo con numerosi comandi fisici, strumentazione digitale ben leggibile, e un grande schermo dedicato al sistema multimediale compatibile con Android Auto e Apple CarPlay wireless. Le finiture non sono certo raffinate, mentre le dimensioni compatte non penalizzano troppo lo spazio per i passeggeri posteriori, comunque meno generoso rispetto a quello di alcune rivali che superano i 4 metri di lunghezza.
La gamma prevede due versioni ibride, da 116 e 130 CV, entrambe equipaggiate con lo stesso 1.5 a 3 cilindri a ciclo Atkinson da 92 CV, abbinato a un motore elettrico da 80 CV nella variante meno potente e da 84 CV nella top di gamma. Sebbene la differenza tra i motori elettrici sia di soli 4 CV, una diversa gestione della potenza complessiva ha permesso di ottenere un incremento totale di 14 CV sulla versione da 130 CV.
Con i suoi 130 CV e un peso di appena 1.165 kg a vuoto, la Yaris Hybrid offre buone prestazioni. Il powertrain è pensato soprattutto per essere efficiente ma è anche brillante, come conferma il tempo impiegato per il classico “0-100”, coperto in 9,2 secondi. Sebbene non abbia velleità sportive, si conferma un’utilitaria agile e reattiva, perfetta per il traffico cittadino e piacevole anche sulle strade tortuose grazie a uno sterzo preciso e a un’ottima maneggevolezza.
L’automatico a variazione continua e-CVT è poco amato da chi ha il piede pesante, ed è comprensibile: l’effetto scooter, seppure molto ridotto rispetto alle ibride Toyota di qualche generazione fa, si avverte nelle forti accelerazioni, a discapito del comfort acustico. Tuttavia sia nella guida cittadina sia sulle strade extraurbane, e, più in generale, se non ci si accanisce sull’acceleratore, il CVT è un cambio eccezionale per fluidità di marcia e per efficienza.
A proposito di efficienza, La Yaris da 116 CV vanta consumi da primato: 26,3 km/l. Nessuna auto in commercio ad eccezione di modelli plug-in hybrid (avvantaggiati dalla grande batteria ricaricabile) vantano una media tanto alta nel ciclo di omologazione WLTP.
La variante da 130 CV registra invece 23,8 km/l, allineandosi alla Clio E-Tech. Nella guida reale è difficile scendere sotto i 20 km/l in città, mentre in autostrada, il contesto più impegnativo per un’ibrida, si percorrono tra i 16 e i 18 km/l. Sulle strade statali la media oscilla tra i 22 e i 25 km/l, ma con una guida al risparmio si possono superare anche i 30 km/l.
La Yaris Hybrid da 116 CV, ideale per un utilizzo prevalentemente urbano ma versatile in ogni contesto, parte da 24.550 euro nell’allestimento Active, per arrivare a 26.750 euro nella versione Trend. La Yaris 130, oltre a essere più brillante, è disponibile negli allestimenti superiori Lounge, Premiere e GR Sport, con prezzi compresi tra 29.750 e 31.750 euro.
Quando la Yaris introdusse il sistema ibrido, non aveva rivali dirette. Oggi la concorrenza esiste, seppur limitata: le alternative sono Renault Clio E-Tech da 145 CV con cambio automatico Multimode senza frizione e la Mazda2 Hybrid, che altro non è che una Yaris ribrandizzata, prodotta direttamente da Toyota. Mazda propone anche una seconda versione della Mazda2, non full-hybrid, ma si tratta di un modello completamente diverso.
C'è anche un'alternativa più economica, e anche più potente: la MG 3 1.5 Hybrid da 195 CV, che parte da poco meno di 20 mila euro e ne raggiunge 23.500 nell'allestimento più ricco. L'origine di MG è inglese, ma la proprietà è cinese.
- Consumi da record
- Guida rilassante, specie nel traffico
- Agile e piacevole anche tra le curve
- Effetto scooter nella accelerazioni più decise
- Prezzo di partenza alto per la versione da 130 CV, seppure con un’ottima dotazione di serie